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Dalla Formazione al Circolo della Conoscenza

Dalla Formazione al Circolo della Conoscenza in una Logica Society 5.0

Perché un Circolo della Conoscenza, e non più un Corso di Formazione?

Il modello di “Circolo della Conoscenza” intende – in una Logica di Society 5.0 – concentrarsi sempre più sulle persone e sempre meno sulla formazione.
Tale modello prende le mosse dal Circolo Letterario e Scientifico “Chautauqua”, un movimento organizzato in gruppi di studio e di lettura popolari attivo nello stato di New York nel 1870.

Nel 1915 il modello si era ormai ampiamente diffuso e circa 700.000 cittadini partecipavano alle attività di più di 15.000 Circoli di Studio. Durante la Grande Depressione il modello visse un forte declino negli Stati Uniti che durò fino ai primi anni ’60 del secolo scorso quando fu ripreso diffondendosi lentamente nelle comunità di apprendimento. 

Paradossalmente il modello era stato adottato in Svezia dal Partito SocialDemocratico che vedeva la possibilità di:

  1.     Istruire e formare le classi lavoratrici
  2.     Sviluppare e promuovere il pensiero critico
  3.     Creare consapevolezza dei propri diritti
  4.     Creare passione per la cultura.

Il Circolo della Conoscenza per Superare il modello P-D-C-A

La teorizzazione del ciclo P-D-C-A – o, almeno, di quello che sarebbe diventato poi il ciclo P-D-C-A – avvenne nel 1939 ad opera di un fisico e ingegnere americano, Walter Andrew Shewhart (1891-1967).

Partendo dall’evoluzione del metodo scientifico di Galileo Galilei, Shewhart scrisse:
“These three steps must go in a circle instead of in a straight line, as shown … It may be helpful to think of the three steps in the mass production process as steps in the scientific method. In this sense, specification, production, and inspection correspond respectively to making a hypothesis, carrying out an experiment, and testing the hypothesis. The three steps constitute a dynamic scientific process of acquiring knowledge.”

modello PDCA

L’idea, oggi a prima vista banale ma all’epoca rivoluzionaria, era che le tre fasi dell’allora produzione di massa e cioè

  1. definizione delle specifiche
  2. produzione
  3. ispezione

dovessero essere rappresentate non su una linea retta, ma come un cerchio, in una logica di apprendimento e quindi di miglioramento continuo. La stessa logica con la quale, nel metodo scientifico, si formulano, si sperimentano e si testano le ipotesi.

La ruota di Deming

Tale approccio fu sviluppato subito dopo dal suo allievo, William Edwards Deming (1900-1993), docente universitario in Ingegneria e Fisica, il quale nel 1950 arrivò a teorizzare quella che ancora oggi è nota ai più come “Ruota di Deming” e che è all’origine del ciclo P-D-C-A.

Sempre a proposito della produzione di massa e, in particolare, dell’automobile, Deming aggiunse qualcosa di disruptive al ciclo originario di Shewhart.

Nel corso di una serie di seminari organizzati in Giappone per conto del JUSE – Japanese Union of Scientists and Engineers, Deming insisté molto sulla necessaria interazione tra la progettazione, la produzione, le vendite e la ricerca, al fine di un miglioramento della qualità del prodotto costante e rispondente alle attese del mercato.

La sua “ruota”, all’epoca, era così rappresentata (Fonte: Il primo ciclo di Deming, 1950)

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La ruota di Deming a 4 fasi

Fu sempre in Giappone che la ruota di Deming trovò un ulteriore sviluppo nel ciclo P-D-C-A a quattro fasi, ad opera prima di Imai e poi di Ishikawa, noto ai più per il diagramma causa-effetto o diagramma a lisca di pesce.

Sono decine le derivazioni conosciute di questo metodo e la più nota fra queste è probabilmente quella del DMAIC (Define-Meausure-Analyze-Improve-Control) sviluppatasi nell’ambito della metodologia Six Sigma, altro concetto statistico il cui padre, guarda caso, è stato il Dr. Shewhart!

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Circolo della Conoscenza e il nuovo modello R-E-M-P

Tutti questi approcci – a ben vedere – sono matematici, statistici, ingegneristici che hanno ben poco di “umano”.
La nostra proposta invece si basa su quattro elementi:

  1. Risultati
  2. Esperienze
  3. Metodi
  4. Percorsi

Perché ormai l’individuo parte, e muove le sue mosse, dal sé, ovvero dai risultati che ha ottenuto sino ad oggi.

 

Di tutto questo parleremo nel prossimo articolo: Stay Tuned!